Cosa sapere prima di chiedere un risarcimento danni

risarcimento

Si parla di risarcimento danni quando un soggetto “vittima” di un illecito altrui avanza pretesa onde ottenere un compenso economico, a titolo simbolico per i danni, i disagi o le lesioni subite. Per fare un esempio, si parla di risarcimento danni quando si è vittima di un caso di malasanità, quando si è protagonisti di un sinistro stradale, quando si subiscono danni o lesioni per la cattiva manutenzione stradale e così via. Ovviamente per esserci i presupposti di un risarcimento, occorre che vi sia stato un illecito da parte di un terzo soggetto.

Per chiedere un risarcimento sui danni subiti bisogna rivolgersi a dei professionisti, come lo Studio legale Bombaci, avvocati o patrocinatori stragiudiziali esperti del settore capaci di fare l’interesse del cliente, permettendogli di ricevere un equo compenso.

Risarcimento danni: i requisiti

Per capire se hai realmente diritto ad un risarcimento danni dobbiamo proprio partire dalla definizione di danno stesso. Secondo l’ordinamento giuridico italiano il danno è un concetto oggettivo, quantificabile in virtù della gravità di quanto si subisce. La legge stabilisce altresì che sia stato leso un diritto a causa di un terzo soggetto affinché si possa avanzare una richiesta risarcitoria. Tieni ovviamente presente che non si possono chiedere risarcimenti per danni provocati da particolari condizioni ambientali o per altre cause non imputabili ad altre persone. Ad esempio chi cade a causa di una buca o di una strada dissestata deve dimostrare che il difetto stradale non fosse visibile o che la caduta non sia stata provocata.

Da ciò ne consegue che per porre in essere una richiesta risarcitoria il presunto soggetto leso deve aver subito il danno, il danno deve essere stato provocato da un terzo soggetto e da azioni o comportamenti dipendenti esclusivamente dall’illecito e non da altre cause.

Risarcimento danni: come si chiede

Quanto detto sinora per sommi capi era necessario per stabilire quale sia il momento o la situazione perfetti per poter richiedere un risarcimento. Adesso cerchiamo dj capire cosa bisogna fare per presentare una richiesta risarcitoria e a chi bisogna rivolgersi. Come già anticipato, affidandosi ad un professionista tutto riesce nel modo migliore e con le tecniche giuste. Un avvocato, un patrocinatore stragiudiziale o un qualunque altro professionista, scriveranno una messa in mora, una diffida necessaria per spiegate il motivo della richiesta e per invitare bonariamente il soggetto danneggiante a risarcire quello danneggiato. Prima di adire le autorità giudiziarie, si tenta la definizione extragiudiziale. Il professionista consulta il suo cliente prima di accettare una eventuale proposta o prima di chiedere una determinata cifra.

La diffida si può anche chiedere in autonomia, ma il professionista sa come strutturarla e cosa scrivere per rendere la richiesta completa ed esaustiva. L’avvocato quantifica il danno servendosi dell’aiuto di periti, medici ed esperti in generale della materia, per effettuare una richiesta quanto più oggettiva e completa possibile.

Evitare il giudizio, ecco come

Abbiamo accennato all’ipotesi di una eventuale risoluzione stragiudiziale che possa snellire i tempi ed evitare un processo in tribunale. Tuttavia se questo non dovesse essere possibile, non c’è altra strada che citare in giudizio il soggetto danneggiante. In tal caso è compito del giudice effettuare una valutazione dei fatti e dare poi la sua quantificazione economica del danno o della lesione che l’attore ha subito. Prima di adire le autorità competenti, considera comunque l’entità del danno. Ha senso rivolgersi ad un professionista e iniziare anni di causa per un lieve danno risolvibile in poco tempo? Hai davvero possibilità di vittoria? Sono domande queste da doversi porre, prima di innescare un meccanismo, lungo, complesso ed oneroso. Ad ogni modo, anche in questo caso la consulenza di un esperto legale potrebbe risolvere i tuoi dubbi.