L’impatto del Covid-19 sull’economia italiana è stato certamente negativo. Il periodo di crisi che si è vissuto inizialmente ha portato a una decrescita anche della richiesta di prestiti personali e mutui per l’acquisto di immobili o locali commerciali. Ma dopo il periodo estivo si è vista una ripresa del settore, in particolar modo con un nuovo incremento delle richieste di prestiti e mutui che si stanno nuovamente avvicinando ai livelli del lockdown precedente.
I segnali di ripresa nella richiesta di Mutui e Prestiti
Secondo i dati del Rapporto sul Credito Italiano, pubblicato anche da Experian, sono aumentati nel mese di settembre le richieste di prestiti personali e mutui. Nello specifico, sono aumentate del 59% le richieste per l’accensione di un mutuo. Ma i risultati migliori si sono presentati nel campo dei prestiti finalizzati all’acquisto e quelli del prestito personale.
Nel primo caso l’incremento è stato del 278%, ciò segnala come le persone siano ritornate a fare acquisti, anche di una certa importanza, richiedendo appunto prestiti finalizzati per l’acquisto di beni come automobili, strumenti tecnologici e informatici, smartphone, PC, tablet ecc…Nello specifico il dato rivela come ben il 38,79% delle richieste siano state fatte per l’acquisto di un’automobile.
Nel secondo caso i prestiti personali con un incremento delle richieste del 102%, dimostra un ritorno delle famiglie a richiedere finanziamenti per fare investimenti importanti o per riuscire a venire incontro a specifiche problematiche.
Il trend dunque per i prodotti finanziari è positivo, anche se con percentuali ancora lievemente al ribasso rispetto al periodo pre-Covid.
Richieste di finanziamento: la generazione X al comando
Il rialzo nel settore dei mutui e dei prestiti, con un maggior numero di richieste di finanziamento e mutui è dovuto alla generazione X, ossia coloro che sono nati tra il 1960 e il 1980. La maggior parte delle richieste di prestito sono giunte proprio da una fascia di persone che risulta avere comunque più certezze a livello economico e lavorativo. Per quanto riguarda la suddivisione delle richieste di finanziamento, secondo quanto riportato dall’analisi di Facile.it, hanno influito sui dati il 48% delle richieste di prestito finalizzato, il 47% richieste di mutuo, 43% infine per le richieste di prestito personale. Non mancano comunque le richieste anche da parte dei lavoratori più giovani e nello specifico di coloro che sono nati tra il 1981 e il 1995, che al momento sono quelli che hanno scritto la maggior parte dei prestiti personali per la somma media più alta, pari a circa 14.995 euro.
Com’è il mercato dei prestiti alla fine del 2020?
Le condizioni del mercato di quest’anno si presentano al quanto favorevoli con tassi inferiori rispetto a quelli che si erano visti nel periodo pre-covid. Per i mutui al momento i tassi d’interesse sono più bassi rispetto a quelli previsti nel 2019. Le condizioni offerte vedono un tasso medio pari all’1,4%. Mentre l’anno precedente il tasso d’interesse era pari all’1,6%. Anche nel campo dei prestiti personali, diverse banche e finanziarie hanno abbassato lievemente, anche di oltre 0,1 punto percentuale i loro tassi d’interesse al fine di convogliare un maggior numero di richieste, nonostante il periodo di crisi economica causata dal Covid-19.
Il quadro generale nel mondo dei finanziamenti e mutui dunque sta vedendo un aumento progressivo, e anche se le persone sono più caute, scegliendo principalmente dei piani di rimborso più lunghi e con costi più bassi. Quindi in questo settore si avverte una maggiore fiducia nelle banche e finanziarie, nonostante la crisi.
Il report descritto nell’articolo è stato offerto dalla redazione di Prestitimag.it, uno dei migliori portali in Italia per quanto riguarda cessione del quindi e prestiti senza busta paga.