Come valutare uno spedizioniere? Se lo chiede chi intende richiedere un servizio più o meno continuativo di spedizione pacchi. Le imprese al di fuori dei circuiti dei grandi e-commerce rappresentano una risorsa fondamentale in questi casi, ma potrebbero risultare difficili da valutare, almeno a uno sguardo superficiale.
L’offerta in tal senso è abbondante, e si segnalano una grande eterogeneità circa la qualità dei servizi. Negli ultimi anni stanno andando per la maggiore i portali di spedizione pacchi online, in grado di coniugare efficienza e praticità. Il consiglio è di prenderli in considerazione, ovviamente previa verifica della qualità dei servizi.
Vale dunque la pena descrivere il profilo del buon spedizioniere, elencando le caratteristiche che dovrebbe possedere.
A cosa serve uno spedizioniere
A cosa serve uno spedizioniere? Anzi… A chi serve? In primo luogo, rappresenta un alleato di primo piano per chiunque gestisca un e-commerce, e quindi è chiamato a spedire la merce agli acquirenti. La qualità dello spedizionieri, nella fattispecie, fa la differenza in quanto impatta sull’esperienza del cliente. Non è un dettaglio di poco conto: molte piccole imprese commerciali sono ancora in piedi proprio grazie all’e-commerce, quindi alla possibilità di allargare in modo radicale il proprio bacino d’utenza.
Lo spedizioniere può essere però utile anche solo una tantum, ovvero per spedire merce per esigenze specifiche, magari un regalo o un pacco carico di utilità. Nella fattispecie non subentrano dinamiche di tipo commerciale ma la qualità del servizio rimane un requisito fondamentale.
Le caratteristiche di un buon spedizioniere
Dunque, come riconoscere un buon spedizioniere? Alcune caratteristiche dovrebbero essere ricorrenti, in quanto sono indicatori di qualità e suggeriscono una esperienza positiva per il cliente.
Ritiro a domicilio a domicilio compreso nel pacco. Il ritiro a domicilio o in ufficio dovrebbe essere compreso nel prezzo. Si tratta di una comodità, ma che è in un certo senso “dovuto” se lo scopo è garantire una esperienza positiva per il cliente.
- Tracciamento del pacco. Anche il tracciamento del pacco è formalmente un surplus, ma nei fatti incide sulla fruizione del servizio. La possibilità di monitorare infonde tranquillità, solletica il senso dell’attesa ma permette anche di evitare alcuni spiacevoli inconvenienti.
- Ampiezza dell’offerta. Il servizio di spedizione può essere declinato in molti modi, anche in base alle esigenze di rapidità. Dunque, è bene che lo spedizioniere predisponga un’offerta ampia e varia, che copra il vasto ventaglio di necessità della clientela.
- Qualità dell’assistenza. Un buon spedizioniere dovrebbe predisporre un servizio di assistenza che faccia della disponibilità, dell’efficacia e della cordialità i suoi punti di forza. D’altronde, i dubbi che possono attanagliare il cliente possono essere numerosi.
- Feedback positivi e buona reputazione. Come qualsiasi altra attività di servizi, anche quella dello spedizioniere è soggetta alle dinamiche reputazionali. Insomma, se i clienti di un’attività sono soddisfatti, è probabile che i servizi erogati rispondano ad elevati standard qualitativi.
- Rapidità ed efficienza. Al netto dell’eterogeneità dell’offerta, e alla presenza di più tipologie di servizio, lo spedizioniere deve caratterizzarsi per la rapidità e per l’efficienza. Ovviamente, per efficienza si intende anche la capacità di garantire la massima sicurezza e l’incolumità della merce.
- Raggio d’azione. Questo è un punto fondamentale, in quanto molti spedizionieri rispondono ad elevati standard qualitativi, ma coprono una zona troppo limitata. Uno spedizioniere efficiente è in grado, se necessario, di coprire anche stati esteri, almeno quelli limitrofi.
Il consiglio, comunque, è di riservarsi tutto il tempo necessario alla scelta. Se si escludono casi particolari, come la spedizione di un pacco “necessario”, la fruizione di questi servizi non risponde a un’emergenza. Dunque, vi è la possibilità di intraprendere un percorso di selezione e di valutazione.