Investire i propri risparmi: quali sono le strategie più opportune?

ottenere prestito perdonale

In tema di denaro, il risparmio rappresenta, da sempre, un tratto caratteristico della maggioranza dei cittadini italiana. Una virtù che a tutt’oggi, nonostante la società abbia un approccio indubbiamente più consumistico, è lungi dal passar di moda. D’altro canto, mettere da parte un buon gruzzolo, può rappresentare un toccasana di infinita utilità. Si pensi, ad esempio, all’istruzione dei figli, soprattutto quando questi approcciano al mondo universitario: la costruzione di una buona base di risparmio, può consentire loro di iscriversi ad un ateneo e completare il percorso di studi. Risparmiare, inoltre, consente di far fronte ad eventuali imprevisti, senza dover ricorrere, obbligatoriamente, al mondo del credito al consumo.

La BCE taglia i tassi: tempi duri per i possessori dei titoli di stato

Far fruttare i soldi accantonati, però, negli ultimi anni ha rappresentato spesso un problema. La maggior parte degli investitori del Belpaese, infatti, era solita investire in titoli di stato, che nel passato offrivano rendimenti particolarmente invitanti, talvolta a doppia cifra percentuale. Uno scenario, però, che è cambiato radicalmente negli ultimi dieci anni, a causa, in primis, della grande crisi finanziaria innescatesi con il fallimento di Lehman Brother’s: la Banca Centrale Europea, nel tentativo di sostenere l’asfittica economia dell’area €uro, azzerò, dapprima, i tassi di interessi, per poi portarli, addirittura, in territorio negativo. I rendimenti di BTP e BOT, ad eccezione dei periodi di forte tensione dello spread, sono calati drasticamente, lasciando l’amaro in bocca agli investitori.

Una situazione, quest’ultima, che potrebbe trascinarsi ancora per un lungo periodo. Come ultimo atto del suo mandato in seno alla BCE, Mario Draghi ha deciso di dare un’ulteriore sforbiciata al tasso ufficiale dei depositi presso l’istituto di Francoforte (da -0,40 a -0,50%) oltre ad aver riavviato il Quantitative Easing, una misura di politica monetaria anticonvenzionale che ha l’intento, tramite l‘acquisto di titoli obbligazionari sul mercato secondario, di drenare liquidità nei mercati e nell’economia reale.

Queste due misure hanno contribuito alla discesa dello spread, che ha portato ad una mix di sentimenti agli antipodi fra loro: felicità per un minor esborso da parte del MEF sugli interessi del proprio debito sovrano; delusione per i rendimenti infimi dei titoli di stato. Ad oggi, infatti, il BTP decennale rende soltanto lo 0,90% lordo, oltre ad essere particolarmente esposto alla volatilità, mentre le scadenze fino a cinque anni non offrono rendimenti positivi.

Rendimento atteso e rischio, fattori strettamente correlati fra loro

Per i risparmiatori italiani, di conseguenza, è cambiata completamente la strategia da adottare in ambito finanziario, ricalcando le orme dei consumati giocatori di carte, che non disdegnano sfruttare i giochi di blackjack gratis per migliorare le proprie abilità. Ed anche in finanza, così come nel gioco d’azzardo, non esiste una strategia univoca in grado di soddisfare le esigenze di ogni singolo individuo. Esistono, tuttavia, alcuni utili elementi da tenere in considerazione, al fine di approcciare ad una tattica finanziaria soddisfacente e confacente alla propria indole personale. In primis, è indispensabile stabilire quale sia il grado di rischio che si è disposti ad accettare, partendo dal presupposto che oggi, come ampiamente descritto in questo articolo, il “free-risk” non offre alcun rendimento positivo.

Il concetto di rischio, poi, è strettamente correlato a quello del rendimento atteso. Prima di effettuare qualsiasi investimento, è buona norma porsi la seguente domanda:” quanto desidero venga remunerato il mio capitale?“. Un quesito al quale va associata una regola del mondo finanziario: maggiore è il rendimento atteso, più alto sarà il rischio che l’investitore dovrà sopportare.

E’ molto importante, poi, scegliere un orizzonte temporale adeguato per riuscire ad ottenere la remunerazione originariamente decisa. In base a quest’ultimo, svolge un ruolo di fondamentale importanza la diversificazione degli strumenti finanziari, cercando di mixare al meglio l’esposizione nei “classici” mercati obbligazionari ed azionari, senza disdegnare l’allocazione di una parte delle proprie risorse in ambiti finanziari più evoluti, come, ad esempio, le criptovalute o il Forex.